PostEurop 2009 Italia
7 maggio 2009
Un euro e venticinque centesimi per la ricerca
A tanto ammonta il costo della serie PostEurop, che richiama l'impegno di due realtà: l'Istituto nazionale di astrofisica e l'Agenzia spaziale italiana
Bisogna andare indietro negli anni per trovare un'interpretazione della serie PostEurop tale da giustificare due francobolli diversi. E questa volta Roma ci è riuscita, ricordando il lavoro di due diverse realtà: l'Istituto nazionale di astrofisica e l'Agenzia spaziale italiana.
Il primo esemplare, da 60 centesimi, raffigura il telescopio “Galileo” che il Bel Paese ha costruito nell'isola di La Palma alle Canarie, mentre sullo sfondo figura un dettaglio dell'universo visto attraverso l'impianto. Impianto che conta uno specchio principale di 3,58 metri ed è in funzione dal 1997. Solo cinque anni dopo è passato alle competenze dell'Istituto nazionale di astrofisica, attualmente il principale ente di ricerca tricolore nel settore. Anche perché ha raccolto l'eredità culturale e storica degli osservatori astronomici e degli istituti che facevano capo al Consiglio nazionale delle ricerche, “mantenendo intatta la loro identità formatasi nel passato, potenziandola e proiettandola nel futuro”.
Il secondo taglio vale 65 centesimi ed offre il pianeta Terra con “Agile”. Lanciato il 23 aprile 2007 dall'India, il satellite ha già fornito la prima mappa completa del cielo visibile in luce gamma, realizzata con un dettaglio mai raggiunto prima. In questo caso, la realtà di riferimento è l'Agenzia spaziale italiana, nata nel 1988 “per dare un coordinamento unico agli sforzi e agli investimenti che l'Italia ha dedicato al settore fino dagli anni Sessanta”.
La serie, attesa per il 7 maggio, sarà sottoposta al battesimo marcofilo a Padova. Città dove visse e lavorò Galileo Galilei e che oggi ospita una delle sedi Inaf. In questi giorni la città patavina accoglie anche due mostre in tema: “Il futuro di Galileo” (al Centro culturale “San Gaetano Altinate”, via Altinate 71, fino al 14 giugno) e “L'universo secondo Galileo” (galleria “La rinascente”, piazza Garibaldi, chiude il 6 aprile).