Banda 2+3, un cuore italiano per le antenne di Alma
Servizio di Marco Malaspina del 09.02.2018
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Siamo a Garching, cittadina universitaria nella periferia nord di Monaco di Baviera, in Germania. È qui che sorgono gli headquarters dello European Southern Observatory, l'organizzazione intergovernativa che gestisce i grandi telescopi europei dell'emisfero australe. Telescopi ottici, come i quattro giganti del Very Large Telescope, a Paranal. E antenne per le onde radio e le microonde, come le 66 parabole da 12 metri ciascuna di ALMA.
È per le antenne di ALMA, l'array millimetrico e submillimetrico di Atacama, che il team di ricercatori dell'Istituto nazionale di astrofisica guidato da Fabrizio Villa è da due anni cha va su è giù fra Bologna e Monaco: se il prototipo da loro sviluppato, il ricevitore in banda 2+3, supererà tutti i test e si dimostrerà il migliore al mondo, diventerà il nuovo cuore tecnologico di ALMA.
Servizio di Marco Malaspina, con interviste a Fabrizio Villa (INAF), Pavel Yagoubov (ESO), Wolfgang Wild (ESO), Valeria Tapia (Univ. Chile), Alvaro Gonzalez (NAOJ),, Leonardo Testi (ESO), Sara Ricciardi (INAF) e Francesco Cuttaia (INAF).