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Juice: cronaca del futuro incontro con le lune di Giove

Più che una partita, è un intero campionato quello che affronterà a partire dal maggio 2022 la sonda europea Juice, la prima missione Esa verso Giove e le sue tre lune ghiacciate Europa, Callisto e Ganimede, con oceani nascosti che potrebbero presentare condizioni favorevoli per lo sviluppo della vita.
La prima fase di questo girone scientifico prevede un viaggio di 7 anni, e poi 3 anni e mezzo di attività scientifica, a cui difficilmente seguiranno tempi supplementari per esaurimento delle tre tonnellate di carburante che Juice porterà a bordo.
Durante l’avvicinamento alla meta, una serie di azioni sulle fasce più interne forniranno alla sonda degli assist gravitazionali, precisamente tre dalla stessa Terra, uno da Venere e uno da Marte, durante i quali verranno accesi alcuni degli undici strumenti di cui è equipaggiata per verifiche e calibrazioni.
La prima incursione nel sistema gioviano avverrà nell’ottobre 2029, quando un assist gravitazionale di Ganimede – la più grande Luna del Sistema solare, permetterà a Juice di posizionarsi in orbita attorno a Giove, che la sonda studierà come rappresentante della vasta categoria di pianeti giganti gassosi che sono stati scoperti fuori dal Sistema solare.
Ma l’attenzione della nostra fuoriclasse sarà già puntata su Europa, la luna che con maggiori probabilità ospita un oceano di acqua liquida sotto la calotta ghiacciata. Grazie a diversi strumenti, Juice cercherà di penetrare le zone attive della luna, di intuire la sua composizione, e di scovare delle sacche di acqua liquida sotto la superficie.
Tutta la serie di passaggi sulla Luna Callisto, poi, non serviranno solo a studiare questo antico mondo segnato da innumerevoli cicatrici da impatto, ma modificheranno l’angolo di attacco della sonda rispetto alla fascia equatoriale di Giove, permettendo una migliore visione del gioco da latitudini maggiori.
Un’ulteriore sequenza di rimpalli porterà Juice nel 2032 con un’elegante rovesciata a entrare in orbita attorno a Ganimede, che rappresenta un caso particolare nel Sistema solare, in quanto è l'unica luna a possedere una magnetosfera. Qui, dopo avere esaminato questa Luna come se fosse un vero e proprio habitat favorevole a ospitare forme di vita, la sonda giocherà il finale di partita, concludendo la sua prestazione con una serie di orbite circolari a soli 500 chilometri di altezza.
Arrivata esausta di carburante a fine carriera, Juice si tufferà infine sulla superficie di Ganimede, coronando il successo della prima missione europea nel Sistema solare esterno, in attesa di altri match altrettanto ambiziosi, magari con i campioni dei giganti ghiacciati, Urano e Nettuno.
Servizio di Stefano Parisini, Media Inaf
Crediti animazioni: Airbus Defence and Space, Esa/Juice/Benjamin Torn

Data: 04/09/2019
 
 
 

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